Le grotte

Il territorio calcareo sul quale il paese si erge fa si che nel suo territorio siano presenti numerose cavità. Quella che ha la maggiore importanza è la grotta S. Angelo. Non per la sua imponente dimensione, ma perchè ospita interessanti reperti archeologici.

La Grotta S. Angelo

 

I rinvenimenti archeologici pongono il territorio di Statte tra le aree di maggior rilievo per la conoscenza della civiltà. La grotta Sant'Angelo di Statte è al di fuori del percorso delle gravine, a nord di Statte, nei pressi della zona residenziale, sul Monte S. Angelo. Presenta un percorso irregolare ad anello: da una discesa ripida dall'ingresso, attraversando gallerie, piani elevati, salette di vario tipo, in una delle quali le pareti sono perforate dai litodomi, si riemerge, da un percorso di quasi 300 metri, nell'antro d'ingresso.
La grotta ha un lungo percorso cronologico a cominciare dal paleolitico, si sviluppa in tutto l'arco del neolitico e dell'età del Bronzo come santuario e sepolcreto. Al suo interno è possibile ammirare un affresco di Madonna con Bambino.
Il sito fu frequentato sin dal Paleolitico e utilizzato durante tutto l'arco del Neolitico e dell'età del Bronzo come santuario e sepolcreto; significativa la repertistica del III Millennio, al basso Medioevo risalirebbe l'effige di una Madonna con Bambino posta proprio di fronte all'ingresso.
Il sito non è fruibile; la grotta è tutelata della Soprintendenza Archeologica ed è chiusa da una grata di ferro.