UN BALCONE SULLA STORIA D'ITALIA

I primi cento anni dell'Istituto Tecnico Pitagora di Taranto (1895-2010): un "balcone" sulla storia d'Italia raccontata dal prof. Francesco Terzulli e dal prof. Vittorio De Marco

La Biblioteca Civica di Statte ricorda il prossimo evento culturale inserito nella rassegna di “Ottobre piovono libri i luoghi della lettura 2010. La piazza : Incontri e scontri tra memoria e presente”. Venerdì 10 dicembre, alle ore 18.00 il prof. Francesco Terzulli, dirigente scolastico dell’Istituto Pitagora di Taranto racconta, con il prof. Vittorio De Marco, docente di Storia contemporanea presso l’Università del Salento, la scuola italiana, la storia d’Italia , la storia di Taranto attraverso gli archivi del Pitagora.

Un viaggio di un secolo che il prof. Terzulli ha percorso con una ricerca durata cinque anni, producendo un volume di ben seicento pagine , suddiviso in due parti. Nella prima , appunto i 100 anni della scuola, nella seconda i preziosi contributi di quanti hanno avuto a che fare con il Pitagora, dell’Università del Salento, dell’Archivio di Brindisi, del Talassografico.

Un lavoro a più mani, strette dall’affetto e dal legame scuola – vita, che potrà essere letto nei primi mesi del 2011: la Biblioteca di Statte ne accoglie una speciale anteprima con una particolare lettura relativa ai movimenti di piazza visti dalla finestra dell’archivio dell’Istituto Pitagora.

Nella pubblicazione anche molte immagini fornite da ex alunni.

Un lavoro di ricerca e di approfondimento che si armonizza con i centocinquanta anni dell’Unità d’Italia: una parte di questa storia appartiene a tutte le scuole italiane che ne offrono uno spaccato concreto e vissuto dai docenti, dagli alunni, dai cittadini che si sono formati nella scuola.

Ed ecco che nella seconda parte di questa narrazione, quasi cinematografica, il cui protagonista principale è l’Istituto, appaiano alcuni personaggi a loro volta raccontati da illustri tarantini, presidi infaticabili per eccellenza.

Sarà il prof. Vittorio De Marco a presentare il prof. Terzulli entrambi accomunati dal piacere e dalla passione della ricerca.